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E’ grave, dottore?

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Scopro di avere una malattia. Oversharing dice che si chiama. Per spiegare cos’è sono stati scomodati fior di esperti.

“La definizione di oversharing è eccesso di condivisione di informazioni”, ci spiega Marco Deseriis – giornalista e PhD del New York University Department of Media, Culture, and Communication – “ma la prima domanda che dobbiamo porci è chi stabilisce che tale condivisione costituisce un eccesso”.

E già qui si pone una questione interessante: chi lo decide che c’è un eccesso? Lo decide chi legge, dice. Ma allora un’altra questione si pone immediatamente: chi obbliga a seguire qualcuno che ci propina un eccesso di condivisione di informazioni?

Poniamo che non possiamo proprio premere quel tasto “Unfollow” perché soffriamo di una rara malattia che ce ne impedisce l’uso. O forse non possiamo perché, tutto sommato, questo “eccesso” si traduce in poche decine di tweet su diverse migliaia di tweet totali. Che leggere di cosa si è mangiato a cena dopo che si è avuto il resoconto dettagliato di una manifestazione ad Atene, momento per momento e per ore, è tutto sommato un prezzo accettabile da pagare. O magari che la foto di una capretta non è nemmeno lontanamente paragonabile al continuo esporre pezzi del proprio corpo, in ogni contesto, ad ogni occasione. E anche fare la cronaca di una riunione politica a cui si sta partecipando è molto poco simile a un eccesso di condivisione di informazioni e assomiglia piuttosto a un tentativo di portare trasparenza là dove la trasparenza dovrebbe essere di casa: nei partiti politici, nelle istituzioni (penso ai vari parlamentari che twittano con #opencamera e #opensenato: eccesso di condivisione di informazioni anche per loro?)

Dice che in uno stream serio un tweet leggero «non è appropriato». Mentre cerco la legge che stabilisce cosa sia appropriato e cosa non lo sia su un social network, vi lascio con una frase: l’account Twitter è mio e me lo gestisco io. Nel senso che non rispondo a niente e a nessuno di quello che ci scrivo sopra e se da domani vorrò mettermi a parlare solo di uncinetto lo farò e liberissimi i miei follower di abbandonarmi se riterranno che l’uncinetto non è di loro interesse.


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